Come sempre, ricordo a tutti come se fosse un mantra che “non esiste una sola soluzione corretta” per fotografare i concerti e gli spettacoli dal vivo. Una prima scelta tuttavia si pone, tra due categorie di fotocamere: le reflex e le mirrorless. Le prime sono le fotocamere che hanno fatto la storia del digitale professionale, sino a pochi anni fa. Le seconde sono il futuro che è ormai presente, leggere, meno ingombranti, versatili e performanti. Tuttavia entrambe le scelte richiedono investimenti economici di una certa importanza. Io consiglio, a chi non possiede ancora l’attrezzatura, di puntare sulla mirrorless. Chi invece possiede già un corpo macchina reflex con ottiche dedicate può, secondo me, fare a meno della mirrorless ancora per alcuni anni, considerando anche che le ottiche delle due categorie hanno attacchi differenti (e gli adattatori sovente danno problemi con la messa a fuoco automatica e tolgono alcuni stop di luminosità agli obiettivi). In merito alla marche non farò nomi perchè non ho interesse a pubblicizzare un produttore piuttosto che un altro, ma se scegliete i marchi conosciuti e pluripremiati difficilmente rimarrete delusi. Le ottiche che io utilizzo per i live sono: un medio teleobiettivo 300 mm a focale fissa, un 70-200 mm, un 75-300 mm e un 28-80 mm. La luminosità delle ottiche è fondamentale, perchè le luci degli spettacoli non sono fatte per i fotografi o per “illuminare” la scena ma per trasmettere emozioni allo spettatore, costituiscono un linguaggio all’interno dell’evento principale, per cui avere a disposizione ottiche luminose vi evita di fare foto scure, o mosse (se allungate i tempi di esposizione per compensare la carenza di luce) o piene di “disturbo” (la grana che si crea se alzate troppo gli ISO al di sopra di quanto il sensore della vostra fotocamera sia in grado di sopportare). Il consiglio è di utilizzare ottiche con apertura f2.8. Non scendete sotto f. 4.0. La scelta va fatta in base al budget di cui disponete, in quanto ad ottiche più luminose corrispondono costi di acquisto più elevati.
I medio tele servono ad avvicinare il soggetto, per ottenere primi piani quando siete sotto al palco ma soprattutto per avere foto di qualità se vi trovate a dover lavorare da lontano, perchè le postazioni dei fotografi le decide l’organizzatore dell’evento e dei fotografi, sinceramente, non importa niente a nessuno di lor signori, sarete voi a dovervi adattare alle circostanze. Se non avete il teleobiettivo sarete obbligati a “croppare” l’immagine (ritagliare la porzione della foto in cui c’è il soggetto principale), che è una soluzione da prendere in considerazione solo come ultima spiaggia e se avete un sensore grande (full frame) e tanti, tanti pixel… Diversamente almeno un 300 mm vi servirà come il pane. Se potete permettervi un solo corpo macchina optate per una full frame, perchè il sensore a pieno formato vi consente di produrre immagini di qualità superiore rispetto alle fotocamere con sensore APS-C. Se però avete abbastanza budget da acquistare due corpi macchina, scegliete anche una APS-C perchè, oltre a poter essere utilizzata come muletto in caso di improvvisi problemi con la fotocamera principale, vi è utilissima per “allungare” le vostre ottiche, grazie al fattore moltiplicazione (di solito 1,6 x) dei sensori APS. In pratica un obiettivo 300 mm montato su una full frame è un 300 mm. lo stesso obiettivo montato su una macchina fotografica con sensore APS-C diventa un 480 mm, e non è poco. Se pensate che un moltiplicatore di focale costa meno di una fotocamera in parte dite il vero ma il moltiplicatore di focale non può essere utilizzato come muletto ed inoltre toglie luce all’ottica alla quale viene abbinato (e a volte incasina l’autofocus). Il 28-80 mm vi serve per le foto d’insieme del palco, per le foto alle band con tanti elementi, che volete far rientrare tutti in un unico scatto (anche ai Photocall) e per gli amanti del brivido che preferiscono fotografare gli artisti da vicinissimo (solo se avete i permessi per stare sul palco e documentare ufficialmente on stage).
Vi serve poi un flash esterno con attacco a baionetta, rigorosamente E-TTL. Vi serve per fotografare le conferenze stampa ed i photocall in tutti quei casi in cui l’organizzazione dell’evento non abbia previsto dei faretti montati vicino ai fondali per i photocall o dove avvengono le conferenze. La funzione E-TTL permette al flash di interagire con la fotocamera e le ottiche montate, regolando la potenza del lampo in base alle impostazioni che state usando, senza dover impostare manualmente il tutto, cosa impensabile durante i momenti concitati in cui vi troverete a lavorare.
Vi servono poi delle batterie di riserva per le fotocamere e per il flash, schede di memoria aggiuntiva, un portatile per scaricare il materiale ovunque vi troviate e scegliere almeno una prima selezione di scatti da elaborare (in seguito vedremo come) ed editare (vedremo cosa significa e perchè è differente dal processo di elaborazione) ed inviare alle testate con cui collaborate o alle agenzie. Nel caso di clienti che pubblicano online è fondamentale essere i primi ad uscire, pertanto una fotocamera con il WI-FI vi agevola tantissimo il lavoro per inviare almeno alcuni scatti in tempo reale direttamente dalla fotocamera.
Vedremo pian piano di approfondire i vari aspetti, dopo avervi fornito, nei primi articoli, delle informazioni più generiche ma fondamentali per orientarsi in un settore davvero molto affascinante ma anche complesso e difficoltoso, se non si posseggono gli strumenti e le competenze necessarie. (a meno che non lo facciate per puro divertimento).
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Buona Luce!