Fedez, “Bella Stronza” 2.0 e l’incoerenza delle (quasi) Cover (con smentita finale)

Al Festival di Sanremo 2025, notizia risaputa, Fedez duetterà con Marco Masini nella serata dedicata alle cover. Ha suscitato non poche perplessità la scelta del pezzo, “Bella Stronza”, una delle canzoni più arrabbiate e a tinte forti del cantautore toscano, anche per via di alcuni passaggi che non vanno molto d’accordo con la comunicazione artistica dei tempi attuali (“mi verrebbe di strapparti quei vestiti da puttana e tenerti a gambe aperte finché viene domattina” tanto per citarne uno), ma che è stato comunque creato in altri anni, dove la musica e le arti in generale avevano una sensibilità molto diversa nei confronti della donna, rispetto ad oggi, e mi sento di dire che (forse) era giusto così, poichè l’arte dovrebbe essere libera da ogni forma di limitazione, non si può ritenere una canzone responsabile di incitare all’odio, alla violenza, alla discriminazione. La forma “Canzone”, talvolta, racconta una storia, reale o di fantasia che sia, e le storie sono fatte anche di drammi, di violenza, di sofferenza. Sta all’intelligenza di chi le ascolta soffermarsi a riflettere sul senso di quei testi, elaborarli e comprendere che possono racchiudere lo stato d’animo di un artista o semplicemente raccontare un fatto (reale o di fantasia) senza che, in alcun modo, si possa sentirsi spronati alla violenza o a un qualsiasi comportamento illecito ai danni di altre persone. Vale anche per la letteratura, per i film, per i video giochi. Il problema non è la canzone, il problema risiede nella testa di chi la ascolta e ne recepisce un messaggio distorto, che non è imputabile a chi quel testo lo ha scritto o cantato.

Ritornando però alla Kermesse matuziana, Carlo Conti ha già anticipato, ospite di Bruno Vespa a “Cinque Minuti”, che la canzone sarà interpretata in una nuova veste (e testo), in modo da attualizzarla ai giorni nostri, mantenendo invariato solamente il titolo.

E qui mi sorge spontanea una domanda: ma se il pezzo viene presentato nella serata delle “Cover”, che senso ha mantenere la sola linea melodica e modificare il testo creando di fatto un inedito su musica già ascoltata?

A mio modo di vedere la cosa, sarebbe stato preferibile un rigetto della canzone richiedendo alla coppia Fedez/Masini di portare un brano maggiormente “Sanremese”, oppure accettare di buon grado che una cover deve essere tale per sua stessa natura, presentandola sul palco del Teatro Ariston nella sua integrità e vietando qualsiasi modifica, anche qualora l’iniziativa l’avessero presa i due artisti senza imposizioni esterne.

Esiste anche una differente opzione (volutamente provocatoria) di modificare per l’ennesima volta il Regolamento festivaliero e trasformare la serata dedicata alle “Cover” in una serata “Quasi Cover”.

(Ultimora) Marco Masini ha però dichiarato, dopo le esternazioni di Carlo Conti, che la canzone non verrà in alcun modo modificata o riadattata e verrà portata sul palco nella versione che tutti conosciamo del 1995 con l’AGGIUNTA delle barre create da Fedez per l’occasione.

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